Wednesday, 2 January 2013

Tour costa Nord-Ovest (Western Australia): parte 1 - Nordwest-Kuestentour (Westaustralien): Teil 1


Post extra lungo, visto che ultimamente non abbiamo avuto la possibilità di scrivere e connetterci.

Da wir die letzten Tage keinen Internetzugang (und meist auch kein Handynetz) hatten, hier ein deutlich laengerer Eintrag als sonst, um Euch von unserer Nordwest-Kuestentour zu erzaehlen.

24/12/12 Perth -> Lancelin -> The Pinnacles -> Kalbarri National Park
Un dettaglio che non abbiamo considerato prima di partire è che gli australiani in questo periodo hanno le vacanze di natale. E quelle estive.  Risultato: impossibile trovare un’auto in affitto (nè, tantomeno, un campervan). Anche trovare posti in cui dormire si prospettava estremamente difficile. Per fortuna abbiamo trovato un tour di 5gg a cui aggregarci per andare verso nord. Il 24/12 siamo quindi partiti (alle 7 del mattino!!!) in un minibus con rimorchio assieme a 9 compagni di provenienza assortita - Giappone, Brasile, Cina, Irlanda del Nord, USA, Germania, Pakistan e Italia.

Da wir auf Grund der Ferienzeit hier keinen Mietwagen oder Camper ergattern konnten und auch Uebernachtungsmoeglichkeiten momentan sehr rar sind, haben wir uns eine 5-taegige Tour entlang der Nordwestkueste von Perth nach Exmouth gebucht. Um 7 Uhr morgens geht es los in einem Kleinbus mit Anhaenger und 9 anderen Reiselustigen aus Japan, Brasilien, China, Nordirland, USA, Deutschland, Pakistan und Italien.

Lancelin
Il primo posto in cui ci portano le guide Toby e Luke è Lancelin, per fare sandboarding. In pratica il concetto è lo stesso dello snowboard, solo che invece delle montagne si scende dalle dune, che qui sono alte, ripide e bianche (da lontano fanno davvero l’effetto di montagne innevate), con vista sull’oceano di un azzurro spettacolare.
I primi giri li facciamo seduti sulla tavola, frenando con mani e piedi e riempiendoci di sabbia ovunque, ma poi proviamo in piedi e aumenta il divertimento, così come le cadute.
Quando risaliamo sul bus abbiamo una panatura totale, sabbia nei capelli, orecchie, naso, occhi, vestiti... ma molto soddisfatti. L’ideale sarebbe stato un bel tuffo in mare, ma era ora di partire per la prossima tappa.

Unsere Reiseleiter Toby und Luke bringen uns zum Sandboarden nach Lancelin. Die Sandduenen sind riesig und schneeweiss. Mit einer tollen Aussicht auf das tuerkisfarbene Meer, tragen wir unsere Sandboards in der Hitze die Duenen hinauf und versuchen uns sitzend an einem flacheren Abhang. Fast sofort bleiben wir im feinen Sand stecken, obwohl wir die Bretter gut gewachst haben. Deshalb machen wir uns gleich an die steilere Abfahrt. Das klappt super und so geht’s weiter zum naechsten Schwierigkeitsgrad: richtig sandboarden, und zwar auf dem Brett stehend. Das laeuft besser als gedacht und so duesen wir einige Male runter. Anstrengend ist es, sich jedes mal wieder unter der gleissenden Sonne den steilen Hang hinaufzukaempfen, waehrend einem der aufkommende Wind Sand ins Gesicht blaest. Als wir wieder im Bus sitzen sind wir komplett mit Sand paniert: Sand in den Haaren, in den Ohren, in der Nase; Sand rieselt aus den Hosentaschen und klebt an jedem erdenklichen Koerperteil und Kleidungsstueck – egal, das war es wert!




The Pinnacles
La tappa successive è stata ai Pinnacles, sorta di “torri” rocciose (arenaria, mi pare...) alte fino a 3/4m sparse in una pianura ovviamente immensa, come tutto da queste parti, coperta di sabbia dello stesso identico colore della farina di mais per la polenta. A quanto pare l’origine di queste formazioni risalirebbe alla pietrificazione delle radici di alberi preistorici. Notevole.

Weiter geht’s zu den Pinnacles, einer weitlaeufigen maisgelb-farbenen Gegend mitten im Busch (aber was ist in Australien nicht weitlaeufig?!), die mit unterschiedlich geformten Saeulen und Tuermen aus Sandstein bedeckt ist.  Niemand weiss wirklich, wie die da hingekommen sind. Wahrscheinlich ist, dass es sich um die Wurzeln urzeitlicher Baeume handelt.



Kalbarri National Park
Prima di pranzo tappa obbligata a un bottle shop per fare provvista di birra per i giorni successive (da queste parti l’alcool lo vendono solo in negozi dedicati) ci siamo fermati per un pranzo Aussie-style: BBQ sulla spiaggia.
Verso le 20 arriviamo a destinazione per la prima notte nel Kalbarri National Park... e ad una sospirata doccia rimuovi sabbia. Abbastanza strana come vigilia di natale, caldissimo e con l’aria profumata di eucalipto e con le stelle tutte diverse. 

Nachdem sich unsere Gruppe in einem Bottle Shop mit Bier fuer die kommenden zwei Tage eingedeckt hat (Alkohol darf hier nur in dafuer ausgewiesenen Geschaeften verkauft werden, also nicht im Supermarkt), gibt es Mittagessen nach Aussie-Manier mit BBQ am Strand.
Gegen 20 Uhr erreichen wir unsere Unterkunft fuer die erste Nacht im Kalbarri National Park. Es ist Heiligabend, aber es fuehlt sich so gar nicht danach an. Es ist zu warm mit hoher Luftfeuchtigkeit, es riecht nach Eukalyptusbaeumen und wir haben einen wunderschoenen, aber ganz fremden Sternenhimmel ueber uns. 


25/12/12 Kalbarri National Park -> Shell Beach -> Monkey Mia

Kalbarri National Park

Il mattino successivo si parte presto con destinazione Nature’s Window. L’orario è reso necessario dalle temperature che si raggiungono in questi posti, solo la settimana precedente un ragazzino è morto per un colpo di sole. Quindi, dopo un ¾ d’ora di pista sabbiosa, ci attrezziamo con acqua, cappello, crema solare e ci incamminiamo. A dire il vero il percorso era abbastanza breve, quindi non ci sono stati particolari problemi. La “Window” è un buco nella roccia da cui si ha una splendida vista su un’ansa del Murchinson River. Bellissimo panorama e notevoli colori degli strati rocciosi.

Pausa pranzo al Billabong Roadhouse, con vento bollente e il termometro a 44° C.

Fruehmorgens fahren wir ueber sogenannte Highways (Schnellstrassen!!) zu Nature’s Window. Die Sandpiste wechselt zwischen Gelb- und Rottoenen und wir koennen uns kaum satt sehen an der Natur und Farbenpracht. Eine Metalltreppe fuehrt uns in die Felslandschaft hinab. Wir sind mit Wasserflaschen, Sonnenhut und –brille sowie viel Sonnenccreme ausgeruestet. Die Sonne brennt unerbittlich vom Himmel und erst vor ein paar Tagen ist ein Junge bei einer laengeren Wanderung hier auf Grund eines Hitzeschlags ums Leben gekommen. Wir brauchen nur 15 Minuten biz zu unserem Ziel. Der Blick in die Schlucht und den Murchinson River, der sich hindurch schlaengelt ist unglaublich und durch unser “Naturfenster” (Nature’s Window) gesehen ist alles noch einmal eindrucksvoller.

Wir machen Mittagspause am Billabong Roadhouse; als wir aussteigen zeigt das Thermometer 44°C im Schatten an und es blaest ein heisser Wind.

Kalbarri National Park

Il gruppo - Unsere Gruppe

Nature's Window
Shell Beach
Sosta successiva a Shell Beach, una spiaggia formata, come dice il nome, da piccole conchiglie (per un certo periodo le hanno anche utilizzate per fare mattoni). Ne approfittiamo per un bagnetto, piacevole anche se non eccessivamente rinfrescante, l’acqua salatissima è a temperatura brodo e per arrivare a una profondità decente – più di 40cm – bisogna fare 150-200m. In compenso il colore è un bellissimo turchese. Da notare che di tutto il gruppo solo noi italiani (Anne inclusa) abbiamo pucciato altro che i piedi.

Endlich erreichen wir Shell Beach, ein Strand, der – wie schon der Name besagt – aus kleinen, schneeweissen Muscheln besteht. Wir stuerzen uns ins sehr salzige, bruehwarme und tuerkisgruene Wasser! Es war trotzdem erfrischend!



Monkey Mia
Dopo altre 2h di viaggio arriviamo a Monkey Mia, in tempo per un bagnetto (con birra) pre-cena. Poco dopo il tramonto è il momento di un punto speciale del nostro programma: un incontro con un aborigeno della zona (Capes). Lo seguiamo sotto la luna piena fino a un falò che aveva preparato sulla spiaggia, dove siamo accolti dal fumo di sandalo (che tradizionalmente allontana gli spiriti e porta buoni sogni). Alcuni uomini (tra cui io) vengono designati per portare e poi suonare il Didgeridoo – non facile ma qualcosa è venuto fuori... probabilmente me la sono cavata meglio che con gli altri strumenti che ho provato in passato. Capes ci racconta costumi e tradizioni aborigene, ci insegna alcune parole, arrostisce pesce fresco si fa accompagnare da noi mentre, col Didgeridoo, riproduce il suono di alcuni animali. Una serata coinvolgente e molto interessante!

Nach weiteren 2 Stunden Fahrt erreichen wir Monkey Mia und gehen sofort noch einmal im Meer schwimmen.  Kurz nach Sonnenuntergang haben wir einen sehr speziellen Programmpunkt auf unserer Reiseagenda: ein Treffen mit einem Aborginee der Gegend (Capes). Bei fast Vollmond und einem tollen Sternenhimmel sitzen unsere Gruppe mit anderen Touris um ein Lagerfeuer am Strand. Capes verteilt an einige Maenner Didgeridoos, u. A. an Stef, und begruesst uns mit dem Rauch von “Sandalwood”, das - laut Capes – boese Geister fern haelt und gute Traeume bringt. Er lehrt uns einige Worte in seiner Sprache, erklaert uns Braeuche und Traditionen, braet frisch gefangenen Fisch ueber dem Feuer und leitet Stef & co. zum Didgeridoo spielen an. Wir fuehlen uns in eine andere Welt versetzt. Eine wirklich eindrucksvolle und interessante Nacht!



26/12/12 Monkey Mia -> Stromatolites -> Coral Bay

Monkey Mia
Altra sveglia presto: alle 7.45 appuntamento per il pasto dei delfini: i Ranger danno un po’ di pesce a 5 delfini selvatici che hanno scelto la spiaggia come luogo di residenza e alcuni spettatori hanno la possibilità di partecipare. Anche 3 pellicani si fanno una passeggiata tra la folla posando per le foto.

Und schon wieder stehen wir frueh auf: um 7:45 schauen wir der Fuetterung von fuenf wilden Delfinen am Strand zu. Drei Pelikane stolzieren zwischen uns Zuschauern umher und sind offenbar scharf darauf fuer Fotos zu posieren.


The Stromatolites
Andiamo poi a vedere gli Stromatoliti, organismi viventi (colonie di batteri) tra i più antichi del mondo che rilasciano ossigeno nell’atmosfera.

Und weiter geht’s Richtung Norden. Wir schauen uns die Stromatolites an, die zu den aeltesten lebenden Organismen der Erde gehoeren und Sauerstoff produzieren. 


Nel pomeriggio passiamo da Geraldton per una strada bordeggiata da piantagioni di banane e manghi. Nonostante sia una delle città principali del West Australia, è davvero piccola e sembra totalmente deserta, tutto il gruppo la trova piuttosto deprimente.

Più tardi, dopo aver guidato parecchio circondati dal nulla, ci troviamo in una piccola tempesta di sabbia e pioggia e, quando finisce, ci fermiamo per qualche foto dell’arcobaleno a est e del tramonto (i cui colori cambiano a una velocità impressionante) a ovest. A questo punto si è fatto tardi e manca ancora più di 1h per arrivare a Coral Bay. Questo significa che ci troviamo a guidare al buio, incontrando bestie varie ai lati e in mezzo alla strada – pecore, capre, vacche, canguri... guida stressante per il povero Toby, con Luke a fare da vedetta per le bestie suicide. 

In Geraldton sehen wir der Strasse entlang Bananen- und Mangoplantagen; es ist eine der groesseren Staedte in Westaustralien, aber uns kommt sie ziemlich verlassen vor. Die weitlaeufigen, ungenutzten Flaechen auf denen gerade einmal ein paar magere Buesche im Sand wachsen und die wie aus Karton gebaut aussehenden einstoeckigen Haeuser finden wir deprimierend.

Spaeter, als wir wieder durch die rote Buschlandschaft fahren, kommt ein kleiner Sandsturm auf mit etwas Regen. Weit entfernt sehen wir einen Regenbogen und halten am Strassenrand an, um den eindrucksvollen Sonnenuntergang, der die Wolken im Zeitraffer von rosa ueber orange zu dunklem lila faerbt, mitzuverfolgen. Wir sind spaet dran; wir brauchen noch eine volle Stunde bis nach Coral Bay und mit dem anbrechenden Abend wird das Wild der Wueste aktiv. Kaengurus springen entlang und ueber die Strasse, Wildziegen, Schafe und Kuehe grasen wenige Meter entfernt oder waermen sich auf dem noch vom Tag aufgeheizten Strassenbelag. Waehrend Toby umsichtiger faehrt, sucht Luke konzentriert mit den Augen die Strassenraender ab und warnt Toby vor “Suizid-gefaehrdetem” Getier. Nix ist passiert!



... e presto arriverà la seconda parte.
... und demnaechst folgt Teil 2.













1 comment:

  1. Non vedo l'ora di leggere (e vedere!!!) la seconda parte!

    Domanda: ma cos'è 'sta storia di tutti questi servizi gratis a Perth?????? E' sempre così o solo in questo periodo di festa?

    L'ho sempre detto che l'Australia è la vera meta verso cui emigrare........

    Baci ragazzi, da tutti noi!!!

    Terry

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