Gleich als wir am Freitag in Noosa (Queensland) ankommen, gehen wir zur Touristeninformation und organisieren uns unser Wochenende: am Samstag zwei Stunden Surfunterricht – bei diesen tollen Straenden und Wellen muessen wir das einfach ausprobieren! - und am Sonntag eine Tagestour auf die groesste Sandinsel der Welt, Fraser Island.
Figata! Bello, divertente e pure stancante, visto che c’era parecchio vento (a dire dell’istruttore, abbiamo beccato il massimo di vento che si può trovare da quelle parti...) e tirarsi dietro la tavola contro le onde ha portato a galla la nostra tremenda mancanza di esercizio.il giorno dopo i muscoli si sono fatti sentire. Comunque siamo anche riusciti a stare in piedi, più di una volta e per diversi metri!!! Devo mio malgrado ammettere che la signora è forse riuscita meglio di me... facciamo che tiro in ballo il fatto dell’altezza che rende queste cose più difficili, haha.
Peccato solo che non abbiamo foto, farne avrebbe significato perdere possibili onde... inconcepibile.
Samstag: surfen
Stef meint, er muesse gegen seinen Willen zugeben, dass ich die Wellen wohl ein bisschen besser gemeistert habe als er. Wie auch immer, wir hatten beide sehr viel Spass und haben es diverse Male geschafft auf unserem Board stehend den Strand anzusurfen!
Leider gibt es
keine Fotos, denn dazu war keine Gelegenheit.
Noosa |
Domenica: Fraser Island
È l’isola di sabbia più grande del mondo, circa 123 km di lunghezza e 7 di
larghezza, creata dai sedimenti trasportata delle correnti lungo la costa. Per
arrivarci si prende un ferry e poi bisogna avere un 4x4. E saperlo guidare
bene, visto che le piste sono strette e per niente facili. Per questo abbiamo
prenotato un tour che ci avrebbe portato in giro con dei bus, ovviamente 4x4, a
vedere alcune delle attrattive principali dell’isola.
Pick-up prestissimo, alle 6.25, e partenza verso Rainbow Beach da cui si
sarebbe preso il ferry. Il bello è che la strada per arrivarci è... la
spiaggia, Forty Miles Beach. Luci e colori suggestivi, tra il mare e le pareti
di sabbia multicolore. Sulle dune alle spalle di questa spiaggia si stende un
campeggio decisamente originale, lungo diversi km, raggiungibile solo col 4x4 e
in cui capita di rischiare bloccati dalla marea.
Sonntag: Fraser Island
Fraser Island ist
die groesste Sandinsel der Welt mit einer Laenge von 123 km und einer Breite
von maximal 7 km. Sie ist zu grossen Teilen von Regenwald bedeckt, der
eigentlich nicht auf Sand wachsen kann – hier aber schon! Anfangs wollten wir die
Insel unabhangig von einer organisierten Tour anschauen, haben aber schnell
kapiert, dass das nicht machbar ist. Abgesehen von all den Erlaubnissen, die
man einholen muss, braucht man einen Gelaendewagen mit Allradantrieb und muss
dieses Gefaehrt dann auch sehr sehr gut fahren koennen und ueber die Tiden
bescheid wissen, um nicht vom Wasser ueberrascht zu werden. Die Insel besteht
ja ausschlieslich aus Sand und deshalb faehrt man auch entweder direkt auf dem
Strand oder auf sehr beschwerlichen, engen und mit grossen Wurzeln uebersaeten
Sandpisten durch den Regenwald.
Um 6:25 Uhr werden
wir von unserem Tourguide per Allrad-angetriebenem Bus in Noosa abgeholt und los geht’s nach Rainbow Beach, von wo wir mit
der Faehre nach Fraser Island uebersetzen. Und hier passt das Sprichwort “Der
Weg ist das Ziel” wie noch nie: um Rainbow Beach zu erreichen, fahren wir ueber
den Forty Miles Beach, und nomen est omen, also 40 Meilen weisser Sandstrand,
auf dem nur ein paar Angler im Wasser stehen; das tuerkisfarbene Meer rechts
und buntgefaerbte Sand- und Sandsteinfelsen links von uns. An einigen Stellen
kann man auf den Duenen sogar campen! Wir sehen Wohnwagen, Campervans und
Zelte, deren Bewohner sich den meilenlangen, einsamen Strand goennen koennen. Das
wuerden wir auch so gerne ausprobieren!
Uebrigends, auch
auf dem Strand gilt die Strassenverkehrsordnung! Und das ist auch noetig, den
ausser uns sind noch viele andere unterwegs – in beiden Richtungen.
Dopo una sosta per il tè del mattino, 15 minuti di traversata sul ferry
(bassissimo sull’acqua, che entra dai portelloni anteriore e posteriore) e
ripartiamo sulla spiaggia orientale dell’isola, la Seventy-Five Mile Beach,
intervallata dalle bocche dei torrenti pluviali che partono dall’interno.
Di nuovo la corsa sulla spiaggia è gradevole, ma fa strano vedere tante auto
sulla sabbia. E in una sosta vediamo il primo dingo! A quanto pare quelli che
vivono sull’isola sono di razza estremamente pura, non avendo avuto contatti
con cani. Altra particolarità è che hanno provveduto a rimuovere ogni traccia
di canguri, ovviamente mangiandoseli.
Raggiunto Eurong, giriamo all’interno e il nostro autista ingaggia le piste
strette, accidentate e con tratti di sabbia morbida che ci portano al Lake
McKenzie, praticamente nel centro dell’isola. Questo lago, che ha una
superficie di diversi km2 non ha immissari nè emissari, ma è
composto totalmente di acqua piovana, che non viene assorbita dal terreno
grazie a una sorta di tappo impermeabile formatosi nei millenni. L’acqua è particolare, molto “leggera” e con ph più basso del normale.
Dopo un bagnetto pranziamo con un barbie incluso nel tour, provvedo ad
aprirmi un alluce (vedi post “Shit happens” e ripartiamo per la tappa
successiva, passeggiata nella foresta a Central Station
In nur 15 Minuten
bringt uns die Faehre auf Fraser Island und wir rasen (bis zu 80km/h) wieder
ueber einen tollen Sandstrand. Es ist Ebbe und der Strand ist richtig breit;
wir sehen eine tote Riesenschildkroete, ein Teil eines Schiffswracks und den
ersten Dingo! Unser Reisefuehrer erzaehlt, dass vor Jahren zwei Brueder (7 und
8 Jahre alt) in den Busch hinausgewandert sind und von einer Dingomutter und
–vater mit Welpen angefallen wurden. Einer der Brueder wurde dabei getoetet.
Daraufhin erschoss man viele der Dingos und schrumpfte die ehemals 400 Tiere
auf wenige. Momentan erholen sich die Dingos wohl wieder vom Schreck und
vermehren sich wieder, gerade sind um die 100 auf Fraser Island.
Als wir die
“Hauptstadt” der Insel erreichen, Eurong, verlassen wir den Strand und fahren
ins Innere der Insel zum Lake McKenzie, ein Sandsuesswassersee, der weder Zu-
noch Abfluesse hat, sondern aus abertausenden von Regentropfen besteht und damit
einen sehr geringen ph-Wert hat. Wir gehen baden, waehrend unser Guide ein
Barbie zum Mittagessen zubereitet. Auf dem Weg zurueck zum Bus, stolpert Stef ueber eine grosse Wurzel (siehe “Shit
happens”-Blogpost) und verletzt sich am grossen Zeh.
Lake McKenzie |
La tappa successiva è Central Station, l’insediamento principale ai tempi
dello sfruttamento delle forreste dell’isola. Tra la fine del XIX e la prima
metà del XX secolo infatti il legname dei giganteschi eucalipti era molto
richiesto specialmente per la carpenteria navale. Oggi sono rimaste alcune
costruzioni con pannelli di foto e spiegazioni e un percorso di 700m nella
foreste. Purtroppo la guida che ci ha accompagnato non aveva evidentemente gran
voglia di raccontarci storie su flora e fauna locali e ha tenuto un ritmo quasi
da gara di atletica, con giusto un paio di soste con spiegazioni affrettate
prima di farci risalire sui bus e ripartire. Peccato.
Sulla via del ritorno ripercorriamo le piste di sabbia e la spiaggia
dimezzata dalla marea rispetto al mattino.
Per le 17.30 siamo di ritorno a Noosa, giusto in tempo per finire il vino
rimasto dalla sera prima.
Unser naechster
Halt ist Central Station, die ehemalige “Zentrale” fuer die Holzfaellindustrie
der Insel. Ab Ende des 19. bis fast Mitte des 20. Jahrhunderts wurden hier die
grossen Eukalyptusharthoelzer vornehmlich fuer den Schiffsbau geschlagen; heute
kann man einen 700 m langen Weg durch den Regenwald und entlang eines kleinen
Wasserlaufs gehen. Der Reisefuehrer hatte sich keine grosse Muehe gegeben uns
Interessantes ueber Fauna und Flora zu erzaehlen und wir wurden da leider
ziemlich durchgehetzt und wieder in den Bus verfrachtet. Das fanden wir sehr
schade!
Auf dem Rueckweg,
wieder ueber die abentuerlichen Sandpisten und den Strand, hat die Flut
eingesetzt und wir sehen, wie wenig von unserem Strand von heute morgen noch da
ist. Beeindruckend!
Um 17:30 Uhr sind
wir wieder gut in Noosa zurueck.
Central Station |
Central Station |
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