Wednesday, 27 February 2013

Gli ultimi giorni Kiwi – Unsere letzten Tage in Kiwiland

Dopo la costa est e Moeraki ci dirigiamo verso l’interno, facendo tappa a Kurow per un pranzo con degustazione di vini da un produttore locale. Buono il cibo, buoni i vini e buono il fatto che la sciura ci ha preso in simpatia (era tedesca di Monaco... magari ha influito) e ci ha fatto provare 11 vini invece dei 6 previsti dalla degustazione standard. A seguire tappa notturna a Omarama e giro fino alle pendici del Mt. Cook (3754m slm), la cima più alta del paese. Avremmo voluto fare una camminata anche da quelle parti, ma un po’ per pigrizia, un po’ perchè volevamo vedere anche la Banks Peninsula e Christchurch, ci siamo limitati a uno sguardo dal basso prima di ripartire. Ovviamente anche Mt. Cook e la Banks Peninsula ci hanno offerto panorami eccezionali, vedi foto sotto, ma Christchurch offre sicuramente più argomenti di cui parlare.

Von der Ostkueste und Moeraki fahren wir wieder ins Landesinnere, ueber Kurow (dort goennen wir uns ein Mittagessen mit Weinverkostung) und Omarama zu Mount Cook, Neuseelands hoechstem Berg (3754 m). Gerne wuerden wir dort ein bisschen Wandern, aber die Zeit draengt und auf unserem Reiseplan stehen noch Banks Peninsula und Christchurch, bevor wir unseren Campervan zurueckgeben muessen. Mt Cook und die Banks Peninsula haben uns natuerlich wieder tolle Aussichten beschert – deshalb hier ein paar Fotos – aber das wirklich Beeindruckende und Beschreibenswerte ist Christchurch.

Mount Cook

Banks Peninsula

Akaroa, Banks Peninsula

Pukeko - Pollo di palude neozelandese
Pukeko - Neuseelaendische Sumpfhenne

Christchurch

Crhistchurch è stata colpita da 2 forti terremoti negli ultimi anni: il primo, 9 agosto 2010, si è verificato nel mezzo della notte e, pur causando ingenti danni, non ha fatto vittime. Il secondo invece, 22 febbraio 2011, pur essendo meno forte, è avvenuto nel mezzo della pausa pranzo (e aveva anche l’epicentro più vicino) e ha causato 185 morti. Chiaramente ci ricordavamo di averne sentito parlare nelle news ai tempi e ne avevamo letto sulla guida, ma sicuramente non avevamo idea della reale portata della catastrofe.

Visitiamo Christchurch il 23 febbraio, il giorno successivo al secondo anniversario del terremoto e già dall’autobus vediamo edifici e chiese circondati da impalcature e strutture di rinforzo man mano che ci avviciniamo al centro. Gran parte del centro stello, il CBD (Central Business District) è tuttora transennato e inagibile. Dalle aperture si vedono rovine, cumuli di macerie e spazi vuoti dove sicuramente c’erano edifici.

Christchurch wurde in den letzten Jahren von zwei schweren Erdbeben gebeutelt: das erste am 9. August 2010 geschah in der Nacht und richtete einigen materiellen Schaden an, forderte aber keine Tote; das zweite Erdbeben hingegen des 22. Februar 2011 war um die Mittagszeit und ihm fielen 185 Menschen zum Opfer. Wir erinnern uns damals davon in den Nachrichten gehoert zu haben und lesen auch noch einmal kurz in unserem Reisefuehrer nach, aber als wir in Christchurch ankommen, merkenw ir, dass wir das gesamte Ausmass der Katastrophe nicht wirklich begriffen haben.

Wir besuchen Christchurch am 23. Februar, genau ein Tag nachdem sich das zweite Erdbeben zum zweiten mal gejaehrt hat. Schon vom Bus aus sehen wir Baugerueste an Kirchen, Gebaeuden und Haeusern waehrend wir uns dem Zentrum naehern. Ein Grossteil des Stadtzentrums selbst, des CBD (Central Business District), ist unzugehbar. Von den Absperrzaeunen aus sehen wir Ruinen, Schuttberge und viel leere Flaeche auf der wohl einmal Gebauede gestanden haben.






La città però non è morta, anzi. Al momento è in piena ricostruzione e proprio di fianco alle transenne del CBD hanno rimesso in piedi il City Mall, area commerciale dove fianco a fianco con edifici ancora inagibili se ne trovano di già ristrutturati ed container marini ridipinti e riadattati in cui sono stati creati negozi e locali con un effetto pittoresco e divertente.
Inoltre è stato anche creato una sorta di museo, la “Quake Experience” in cui si possono trovare informazioni sulla storia di terremoti a Christchurch (praticamente non passa generazione che non ne sperimenta uno o due) e specialmente su quello del 22 febbraio 2011. Oltre a notizie sulle cause, gli effetti, i danni e a come si sono svolti i soccorsi, sono presenti una serie di video interviste a cittadini che raccontano le loro esperienze, i loro drammi, gli aspetti tragicomici in un insieme che finisce per essere decisamente toccante.
Dopo di ciò facciamo un altro giro per la città prima di rientrare al camping per l’ultima notte nel fido campervan.

Direkt neben an jedoch, wo die City Mall stand (und teilweise immer noch mit leeren oder gerade in Renovierung befindlichen Geschaeften steht), hat sich die Stadt um einen raschen und sehr kreativen, alternativen Wiederaufbau gekuemmert. Viele Laeden sind in schicken Schiffscontainern wieder neueroeffnet und viele Kunstwerke, Sitzgelegenheiten und Essensbuden laden zum Verweilen ein. Ausserdem kann man sich im “Quake Experience”-Musem ueber die Geschichte der Erdbeben in Christchurch und insbesondere die des 22. Februar 2011 informieren. U. A. erzaehlen in einem Videointerview Betroffene, wie sie selbst den 22. Februar 2011 erlebt haben: das ist oft traurig, ergreifend, tragisch-komisch, aber auch gleichzeitig beeindruckend. Danach erkunden wir beeindruckt und betroffen die Stadt weiter und fragen uns, wie die Menschen hier mit dem andauernden Riskio leben koennen.




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