Saturday, 2 February 2013

Blue Mountains – Von den blauen Bergen kommen wir

Tornando verso sud dopo aver sostituito il campervan facciamo sosta di nuovo a Byron Bay, per fare un giro al faro e godermi anch’io il panorama che Anne aveva visto durante il mio ultimo giorno di corso di immersione. Nonostante la pioggia della notte precedente, la giornata è bella e dalla scogliera vediamo anche una tartaruga e alcuni delfini.   

Von Noosa aus fahren wir mit dem neuen Campervan wieder ueber Byron Bay gen Sueden. An einem der Tagen, an denen Stef seinen Tauchkurs machte, bin ich zum Leuchturm in Byron Bay hoch und habe eine so tolle Aussicht genossen, dass wir auf dem Rueckweg noch einmal gemeinsam hoch gehen. Wir sehen einige Delfine und Riesenschildkroeten im Wasser schwimmen.





L’ultima tappa australiana prima di partire sono le Blue Mountains, un paio d’ore a ovest di Sydney, dove si trovano i boschi di eucalipti più grandi del mondo. Arrivando verso le 19 riusciamo a trovare posto in un camping a Blackheath proprio all’ultimo momento.

Il mattino successivo comincia male, con nebbione, 50m scarsi di visibilità e pioggerella continua, quindi fissiamo una seconda notte al camping contando di passare la giornata a leggere. Ma mentre stiamo facendo colazione nella cucina comune, guardando fuori ci accorgiamo che da un momento all’altro la nebbia è quasi totalmente sparita e ha pure smesso di piovere.

Cambiamento immediato di programma e partenza verso la principale attrazione turistica della zona, The Three Sisters. Da una piattaforma si ha la panoramica dei 3 pinnacoli di roccia, della valle sottostante e delle montagne attorno, totalmente ricoperte di boschi di eucalipti.
Chiaramente decidiamo di farci una camminata e scendiamo i 900 gradini della Giant Stairway, direttamente sotto le Three Sisters e poi percorriamo la valle tra i boschi per risalire lungo il corso di alcune cascatelle e poi rifare a ritroso il percorso sulla costa della montagna, da cui abbiamo altre visuali della valle e dei boschi. Un po’ vediamo pure (o almeno crediamo...) di vedere il fenomeno da cui prendono il nome le montagne, cioè la la nebbiolina/foschia bluastra che si alza dai boschi di eucalipti. Lungo il percorso incontriamo un serpentello troppo veloce da fotografare, alcuni grossi pappagalli e un uccello lira, che però non si presta all’obbiettivo.

Alla sera, visto che per pranzo avevamo solo 2 banane, ci facciamo un mega barbie e una bottiglia di Shiraz.

Unser letztes Reiseziel vor Rueckgabe des Campervans sind die Blue Mountains westlich von Sydney, die groessten Eukalyptuswaelder der Erde. Gegen 19 Uhr – es ist kuehl und nieselt - ergattern wir im letzten Moment noch einen Stellplatz in einem Campingplatz in Blackheath.
Als wir am naechsten Morgen aufwachen, koennen wir keine 50m weit sehen. Alles versinkt in dickem Nebel und es nieselt immer  noch. Wir machen gleich die zweite Nacht im Camping klar und fruehstuecken gemuetlich. Das wird wohl ein Lesetag und wir muessen wandern und tolle Aussichten wohl etwas verschieben. Mist! Waehrend wir in der Campingkueche sitzen und uns nach nicht einmal einer Viertelstunde umdrehen und durchs Fenster schauen, ist der Nebel so gut wie weg!!

Sofort geht’s los! Wir fahren wir zur Haupttouristenattraktion des Nationalparks: the Three Sisters – von einer Plattform aus kann man die beeindruckende Felsformation sehen und eine tolle Aussicht auf die umliegenden Eukalytpus bewachsenen Berge geniessen. Es erinnert uns ein bisschen an Fotos vom Grand Canyon in den USA, nur in gruen. Natuerlich muessen wir hier bush walken: wir steigen die 900 Stufen des Giant Stairway direkt neben den Three Sisters hinab ins Tal und wandern durch Regenwald, vorbei an kleinen Wasserfaellen, um dann wieder unsere Ausgangshoehe zu erklimmen. Wir koennen uns an den Blue Mountains kaum satt sehen. Der Name beschreibt das Phaenomen der vielen Eukalyptusbaeume, die genug Oele in die Luft absondern, um bei Sonnenschein den Effekt eines blaeulichen Schimmers ueber den Wipfeln zu erzeugen. Auf dem Weg sehen wir eine kleine Schlange, grosse schwarz-blaue Papagaien, einen Leierschwanz und viele Eidechsen.
Weil unser Mittagessen nur aus zwei Bananen bestand und wir gut gewandert sind, goennen wir uns ein mega-Barbie und eine Flasche Shiraz!









Il mattino dopo andiamo all’info center di Govett’s Leap, a pochi minuti dal camping, per vedere che altri giri si possono fare in zona, avendo deciso di restare in zona più a lungo del previsto, avendo sentito che il tempo a valle non si presta particolarmente alle giornate in spiaggia mentre in montagna si mantiene bello. Rimandiamo il giro Govett’s Leap – Pulpit Rock al giorno successivo e partiamo per Mount Wilson dove, dopo un po’ di giri, riusciamo a trovare la roccia con pitture aborigene che ci avevano segnalato.

Am Tag darauf wollen wir einen Blick auf die andere Seite des Nationalparks werfen und fahren in wenigen Minuten zu Govett’s Leap. Im Info-Center hoeren wir von so vielen Wanderungen und Aktivitaeten, dass wir uns kaum entscheiden koennen. Wir beschliessen laenger hier zu bleiben, auch weil das Wetter in Sydney und um die Straende herum sehr unsicher bleiben soll . Die Wanderung von Govett’s Leap aus zu Pulpit Rock veschieben wir auf morgen. Wir fahren durch den Park zu Mount Wilson, wandern ein bisschen und sehen Felsmalereien von Aboriginies.





Alla sera, un po’ per risparmiare, un po’ perché la signora è amante dell’avventura e del campeggio selvaggio tipo il Nightcap National Park (io un po’ meno… ma mi adatto) andiamo in uno dei posti che ci avevano indicato all’info center dove poter fare campeggio libero, Hargrave’s Lookout. La vista, il tramonto e la luna piena sono effettivamente belli e compensano gli 8km di sterrato e la mancanza di doccia e bagno... ;-)

Unser Reisekasse ist ganz schoen strapaziert und wir wollen eine aehnliche Nacht wie im Nightcap National Park verbringen. Im Info-Center haben wir uns informiert und steuern Hargrave’s Lookout an, da koennen wir gratis ueber Nacht stehen. Ueber eine 8 km lange Schotterstrasse rumpeln wir auf die Bergzunge hinauf und….. sind alleine!! Wir lesen mit einer tollen Aussicht und geniessen einen schoenen Sonnenuntergang; der Vollmond scheint auf uns herab. Es gibt weder Dusche noch Klo, aber wir finden’s super super super – naja, um ehrlich zu sein, ich deutlich mehr als Stef. Er meint, ich sei immer fuer’s wilde Abenteuercampen, waehrend er voll ausgestattete Campingplaetze bevorzugt. ;-) Tja, Mailaender City Boy und Pfedelbacher Pfadfinderin…



 



Ovviamente ci svegliamo più presto del solito e alle 9 siamo di nuovo a Govett’s  Leap e prendiamo il sentiero per Pulpit Rock, che raggiungiamo dopo una bella camminata con viste stupende e l’incontro con 2 uccelli lira più proficuo dal punto di vista fotografico.

Um 9 Uhr sind wir wieder an Govett’s Leap und starten unser Tour zu Pulpit Rock. Eine tolle Wanderung und ein noch tolleres Ziel, das wir nach gut 1 ½ Stunden erreichen. Auf dem Weg sehen wir auch einen Leierschwanz.

Bridal Veil Falls
Uccello Lira - Leierschwanz
Pulpit Rock da lontano - Pulpit Rock aus der Ferne
Pulpit Rock
Pulpit Rock

  

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