Thursday, 14 March 2013

Last minute destination: Doha (Qatar)

Sorpresa sorpresa, un altro post imprevisto. Riguardando l'itinerario mentre partivamo da Phuket, ci siamo accorti che, tra le varie lunghe attese, le 7h45' di stop a Doha cadevano al mattino e quindi potevamo magari fare un giro in città. Fortunatamente a KL c'è free WIFI (mica come a Malpensa...) e abbiamo sfruttato le 7h di attesa in notturna (purtroppo, un giretto anche a KL ci sarebbe stato bene) per controllare se la cosa era fattibile. No problem, carta di credito, paghi 25€ per il visto di 1 mese e sei a posto. 15' di taxi a 5€ e sei in città.

Abbiamo fatto un primo giro per il Souq Waqif, verso le 7:30 quando i negozi erano ancora chiusi, poi siamo andati a passeggiare sulla Al Corniche, la via che costeggia la baia piena di barche di legno e con vista sulla skyline del Business District. Purtroppo abbiamo beccato il giorno di chiusura del museo islamico e quindi siamo tornati al Souq, che occupa un intero quartiere ed è pieno di negozietti, caffè, ristoranti. E già che eravamo lì ci siamo goduti una seconda colazione dopo quella poco soddisfacente consumata da qualche parte sopra l'Oceano Indiamo o l'Oman. Pane arabo, hummus, formaggio fresco, formaggio di pecora, olive... e un narghilè. Tutto ciò con un tempo perfetto, sole caldo con venticello fresco. Ottimo stop, davvero!

Ueberraschung! Jetzt gibt es doch noch einmal ein Post, denn als wir in Kuala Lumpur die Nacht am Flughafen verbringen, informieren wir uns ueber Doha (Qatar), wo wir noch einmal einen gleich langen Aufenthalt von ueber 7 Stunden haben werden, um dann in unseren Anschlussflug nach Mailand zu steigen. Wir entscheiden uns spontan einen Kurztrip in die Stadt zu unternehmen. 25€ fuer das Visum, ein paar Riyal aus dem Automaten gezogen, 10 Minuten Taxi und schon sind wir in der Stadt! Wir steuern den Souq Waqif an und schlendern am fruehen Morgen (7:30 Uhr) durch dieses faszinierende Viertel Dohas. Einige der Cafés, Restaurants und Laeden machen gerade erst auf und es sind nur wenige Touristen und Einheimische unterwegs. Wir nuetzten die Kuehle des Morgens und spazieren an Al Corniche entlang, der Kuestenstrasse, mit einer tollen Aussicht auf den Hafen mit alten Holzbooten und die futuristische Skyline des Business Districts der Hauptstadt. Leider hat das Museum of Islamic Art ausgerechnet am Dienstag Ruhetag - schade!

Danach kehren wir in den Souq zu einem zweiten Fruehstueck zurueck (das erste gab's an Bord irgendwo ueber dem indischen Ozean kurz vor Oman und war wenig erbaulich). Wir machen's uns gemuetlich und geniessen arabisches Brot mit Humus, Frischkaese, Schafskaese, Oliven, tuerkischem Kaffee und - na klar - einer Narghile! Das alles draussen, bei Bombenwetter - heisse Wuestensonne und kuehle Brise - und in einer "tausend und eine Nacht"-Atmosphaere. 
Das waescht die Muedigkeit weg und damit sind die letzten 7 Stunden Flug unserer 35 Stunden Rueckreise ein Klacks!

 Souq Waqif





Al Corniche





Souq Waqif









Sunday, 10 March 2013

Phuket: Mondo sottomarino - Unterwasserwelten

Il primo giorno di immersioni (dopo che ho rotto per settimane dopo l'esperienza non esaltante a Byron Bay Anne ha accettato di farlo... fortuna che abbiamo trovato un dive shop convincente) è stato talmente soddisfacente che Anne stessa ha proposto di farne un secondo il giorno dopo. Quindi le prime 3 immersioni sono state a Koh Racha Yai, a sud di Phuket, le altre 3 sono state a Phi Phi Island (Palong Wall, Koh Bida Nok) e Shark Point. 
Ecco le foto.

Nachdem Stef mich seit unserem Tauchgang in Byron Bay (der war fuer mich nicht wirklich entspannend auf Grund des kalten Wassers und der eingeschraenkten Sicht) draengt, es noch einmal zu versuchen, buchen wir in einem sehr netten Dive Centre in Patong einen vollen Tag mit drei Tauchgaengen in Koh Racha Yai, suedlich von Phuket. Und weil diese so gut verlaufen und wir so viel Spass haben, schlage ich vor (jaha, richtig gelesen, ich - nicht Stef!) gleich am Abend der Rueckkehr uns noch fuer den naechsten Tag wieder einzubuchen:  drei Tauchgaenge um Phi Phi Island herum (Palong Wall, Koh Bida Nok und Shark Point). Hier ein paar Fotos.


Vicino a Phi Phi Island; immersione a Koh Bida Nok (a sinistra nella foto) 
In der Naehe von Phi Phi Island; 
Tauchen in Koh Bida Nok (kleine Insel rechts im Bild)

Ste

Anne

Angelfish

Tartaruga - Schildkroete

Murena Verde tra i coralli
Gruene Muraene und Korallen

Coppia di pesci pagliaccio (o quantomeno loro parenti) su un anemone
Fische ueber einer Seeanemone



Non eravamo soli sott'acqua
Wir sind nicht die einzigen unter Wasser

Pesci pagliaccio (veri stavolta) su un anemone
Clownfische in einer Seeanemone

Lionfish

Bluespotted stingray

Yellow boxfish

Stella marina blu con punte nere - blauer Seestern

Sulla via del ritorno: sul sundeck
Auf dem Rueckweg: entspannen auf dem Sonnendeck

Sulla via del ritorno: tra un sundeck e l'altro
Auf dem Rueckweg: von Sonnendeck 2 auf Sonnendeck 1

Con Nim, la nostra Divemaster
Mit Nim, unserer Divemaster








Great Ocean Road

La Great Ocean Road si stende lungo la costa del Victoria a sud-ovest di Melbourne, per circa 240 km tra Torquay e Warnambool, costruita tra il 1919 e il 1934 con il doppio scopo di creare un collegamento tra le comunità lungo la costa e fornire un lavoro ai soldati australiani di ritorno dalla Prima Guerra Mondiale. Oltre ad essere un memoriale per i morti nella guerra, il governo australiano l’ha dichiarata “one of the world’s grat scenic roads” (una delle strade più panoramiche del mondo) ed effettivamente i panorami non mancano.


Abbiamo prenotato un tour da Melbourne, con partenza tragicamente presto, che ci ha portato a vedere i punti più notevoli, purtroppo con fermate decisamente brevi.
  1. Bells Beach – a Torquay, una delle capitali del surf in Australia, luogo di nascita della Rip Curl e il posto più ventoso di tutto il nostro viaggio.
  2. Arco commemorativo in legno / Porta di ingresso alla “Great Ocean Road” e scultura-memoriale di ringraziamento per i soldati che hanno lavorato alla costruzione della strada (pare che, causa terreno, clima e conformazione del territorio sia stato uno sbattimento infinito, ma i lavoratori, oltre alla paga, avevano alloggio, intrattenimento serale con piano e una volta, grazie al naufragio di una nave che ha dovuto gettare a mare il carico di birra e liquori, una pausa-drink di 2 settimane).
  3. Koala – selvatici sugli alberi, fortunatamente anche su alcuni bassi e di fianco alla strada e uno addirittura in movimento!
  4. The Twelve Apostles – pinnacoli di roccia alti decine di metri nel mare di fronte alla costa, formati dall’erosione delle pareti di calcare da parte dell’oceano, che nel tempo ha creato degli archi che hanno finito per collassare lasciando i pinnacoli. A dire il vero non sono 12, il nome è stato dato fondamentalmente per motivi turistici. In origine erano 9, ma nel 2005 ne è crollato uno.
  5. Loch Ard Gorge – questo canyon formato dalla solita erosione è stata chiamato così dal nome di un battello (il Loch Ard) naufragato da queste parti nel 1878, di cui solo 2 passeggeri sono riusciti a salvarsi. Questa costa è nota anche come “ship wreck coast” dal numero di naufragi avvenuti nel corso negli anni
  6. London Arch – fino al 1990 era chiamato London Bridge, per i 2 archi affiancati che ricordavano il ponte di Londra. Nel ’90 uno degli archi è collassato, lasciando una coppia imprigionata per alcune ore sull’isola rimasta, finchè un elicottero della TV non è riuscito a recuperarli. Il gossip racconta che una volta salvati i 2 si sono dileguati rapidamente e solo dopo accurate indagini si è scoperto che erano sì sposati ma non tra loro e quindi comprensibilmente restii a farsi intervistare.
  7. Altre formazioni rocciose – The Grotto, The Razorback, etc.  


Suedwestlich von Melbourne zwischen Torquay und Warnambool verlaeuft die Great Ocean Road, eine wunderschoene 240km lange Kuestenstrasse, die atemberaubende Ausblicke auf den Pazifik bietet und nach dem Ersten Weltkrieg von den nach Australien zurueckkehrenden Soldaten in jahrelanger harter Arbeit (1919-1934) aus dem Felsen gehauen wurde. Sie ist die laengste Strasse der Welt, die als nationales Kriegsdenkmal erbaut wurde und wurde von der australischen Regierung zu „one of the world's great scenic roads“ (deutsch: „eine der schönsten Straßen der Welt“) erklärt..

Wir haben eine Tagestour von Melbourne aus gebucht und haben uns so die Hautpsehenswuerdigkeiten im Schnelldurchgang ansehen koennen:

  1. Bells Beach – Australiens beruehmtester Surfstrand, in Torquay. Das war wohl die windigste Kueste Australiens, die wir auf dieser Reise erlebt haben.
  2. Das bekannte hoelzerne Strassenportal mit dem Schriftzug “Great Ocean Road” und einem Denkmal fuer die am Bau beteiligten Soldaten
  3. Koalas – wilde, in den Baeumen kletternde und v. A. suesse, schlafende Fellknaeule
  4. The 12 Apostles – die beruehmten Felsformation einzelner Felsen im Meer
  5. Loch Ard Gorge – eines der bekanntesten Beispiele, wieso diese Kueste auch den Beinamen “ship wreck coast” hat: hier sind im Laufe der Jahre ueber 80 Schiffe gesunken, u. A. eben die Loch Ard, von der sich nur zwei junge Leute retten konnten.
  6. London Bridge – die Felsbruecke, deren Bogen 1990 einstuerzte
  7. Weitere Felsformationen, wie The Grotto, Razorback, etc.


Bells Beach

Great Ocean Road

Dalla strada - Blick auf die Kueste

Arco e statua - Strassenportal  



Apollo Bay

The 12 Apostles




Loch Ard Gorge

Loch Ard Gorge

Loch Ard Gorge

London Bridge

The Grotto

Razorback